2666 by Roberto Bolaño

By Roberto Bolaño

Delle molte leggende alla cui nascita Bolano stesso ha contribuito, l'ultima riguarda los angeles forma che "2666" avrebbe dovuto assumere. Si cube infatti che l'autore desiderasse vedere i cinque romanzi che lo compongono pubblicati separatamente, e se possibile letti nell'ordine preferito da ciascuno. los angeles disposizione, ammesso che sia autentica, period in realtà un avviso consistent with l. a. navigazione in questo romanzo-mondo, che contiene di tutto: un'idea di letteratura in keeping with l. a. quale molti sono disposti a vivere e a morire, l'opera al nero di uno scrittore fantasma che sembra celare il segreto del Male, e il Male stesso, nell'infinita catena di omicidi che trasforma los angeles terra di nessuno fra gli Stati Uniti e il Messico nell'universo della nostra desolazione. Tutte queste schegge, e limitless altre, si possono in effetti raccogliere entrando in "2666" da un ingresso qualsiasi; ma fin dall'inizio il libro period fatto consistent with diventare quello che oggi il lettore italiano ha modo di conoscere: un immenso corpo romanzesco oscuro e abbacinante, da percorrere seguendo una sola, ipnotica illusione - quella di trovare il punto nascosto in cui finiscono, e cominciano, tutte le storie.

Show description

Read or Download 2666 PDF

Similar literary books

Derrida's Legacies: Literature and Philosophy

This quantity brings jointly one of the most recognized and hugely revered commentators at the paintings of Jacques Derrida from Britain and the United States in a chain of essays written to commemorate the lifestyles and are available to phrases with the demise of 1 of an important highbrow presences of our time. Derrida’s inspiration reached into approximately each nook of latest highbrow tradition and the variation he has made is incalculable.

La letteratura come menzogna

Quando apparve l. a. letteratura come menzo­
gna (1967), los angeles scena letteraria italiana si
presentava piuttosto agitata. Lo spazio period
diviso fra i difensori di un establishmentche
vantava come glorie opere spesso medio­
cri e i propugnatori della «neo-avanguar-
dia», i quali non si erano accorti che los angeles pa­
rola «avanguardia» period stata appena colpi­
ta da una benefica senescenza. consistent with ragio­
ni di topografia e strategia letteraria, Man­
ganelli fu assegnato (e si assegnò egli stes­
so) a quest’ultimo campo. Nondimeno, sin
dai suoi primi scritti, si capì che los angeles lettera­
tura di Manganelli non apparteneva a quel­
la battaglia dei pupi, ma rivendicava u n ’a­
scendenza più rem ota e insolente: quella
della letteratura assoluta. Che cosa si dovrà
intendere con questa espressione? Tante
cose varied quanti sono gli autori che, e-
splicitamente o no, l. a. praticano. Ma un
presupposto è in keeping with tutti comune: si è dato,
a un certo punto della nostra storia, un sin­
golare fenomeno in line with cui tutto ciò che period
rigorosa ricerca e acquisizione di un vero -teologico, metafisico, scientifico - apparve
innanzitutto interessante in quanto mate­
riale, in line with nutrire un falso,una finzione per­
fetta e onniawolgente quale è, nella sua
ultima essenza, l. a. letteratura. A questo dio
oscuro e severo andava offerto tutto ciò
che sino allora aveva presunto di essere
giustificato in se stesso. Di questa ambizio­
sa eresia si può supporre fossero cultori, in
secoli lontani, Callimaco o Góngora o for-
s’anche Ovidio. Ma rimane il fatto che nes­
suno osò formularla sino a tempi recenti,
quando i romantici tedeschi cominciaro­
no a disarticolare con mano delicata ogni
presupposto dell’estetica. Come il surrea­
lismo non può dirsi assente anche da lette­
rature lontane, e tuttavia occorreva che un
giorno André Breton scrivesse il Manifesto
del surrealismoperché los angeles parola si divulgas­
se; così è accaduto che l’essenza menzo­
gnera della letteratura sia serpeggiata consistent with
anni in tante opere, sinché Manganelli de­
cise, con gesto brusco e quasi burocratico,
di presentarla allo stato civile. E dunque
molto grave los angeles responsabilità che si prese,
dando quel titolo a una raccolta di saggi
dove si parla di Carroll e di Stevenson, di
Firbank e di Nabokov, di Dickens e di Pea-
cock, di Dumas e di Rolfe. Ma period un gesto
doveroso: lo avvertiamo tanto più oggi, nel
constatare che certe argomentazioni non
hanno più bisogno di essere confutate. Già
le aveva infilzate il cavalier Manganelli con
la sua lancia. E accaduto perciò a questo
libro, in breve pace, qualcosa di simile a
quello che avviene a tanti bei libri in tempi
più lunghi. Nascere come scandalo e sor­
presa, e vivere poi tranquillamente con l. a.
forza silenziosa dell’evidenza.

Additional resources for 2666

Sample text

Chiese Espinoza. «Diamo tempo al tempo» rispose Pelletier. Poi si misero a parlare - e risero parecchio - di un congresso stranissimo che si era appena tenuto a Salonicco, a cui era stato invitato soltanto Morini. A Salonicco Morini ebbe le prime avvisaglie di un attacco. Una mattina si svegliò nella stanza del suo albergo senza vedere nulla. Era diventato cieco. Per qualche secondo cadde nel panico, ma nel giro di poco riuscì a riprendere il controllo. Rimase immobile, sdraiato sul letto, cercando di riaddormentarsi.

Morini, che non condivideva l'entusiasmo di Pelletier ed Espinoza, fu il primo a far notare che, per quanto ne sapeva, Arcimboldi fino a quel momento non aveva mai ricevuto alcun premio importante in Germania, né quello dei librai, né quello dei critici, né quello dei lettori, né quello degli editori, sempre che quest'ultimo premio esistesse, per cui si poteva sperare, nei limiti del ragionevole, che i suoi compatrioti, sapendo che Arcimboldi concorreva al maggior premio della letteratura mondiale, gli offrissero, anche solo per mettere le mani avanti, un premio nazionale o un premio onorifico o un qualche riconoscimento o almeno un programma di un'ora alla televisione, cosa che non accadde colmando d'indignazione gli arcimboldiani (ormai uniti), ma invece di deprimersi per il modo in cui Arcimboldi continuava a essere ignorato, gli studiosi raddoppiarono gli sforzi, inaspriti dalla frustrazione e spronati dall'ingiustizia con cui un paese civile trattava non solo, a loro giudizio, il miglior scrittore tedesco ancora in vita ma anche il miglior scrittore europeo ancora in vita, il che produsse una valanga di lavori sull'opera di Arcimboldi e persino sulla persona di Arcimboldi (di cui si sapeva pochissimo, per non dire nulla), che a sua volta produsse un maggior numero di lettori, per lo più affascinati non dall'opera del tedesco ma dalla vita o non-vita di un così singolare scrittore, il che a sua volta portò a un passaparola che fece crescere notevolmente le vendite in Germania (fenomeno a cui non fu estraneo il contributo di Dieter Hellfeld, ultimo acquisto del gruppo di Schwarz, Borchmeyer e Pohl), il che a sua volta diede nuovo impulso alle traduzioni e alla ristampa di vecchie traduzioni, il che non fece di Arcimboldi un best seller ma lo spinse, per due settimane, al nono posto dei dieci romanzi più venduti in Italia, e al dodicesimo posto, di nuovo per due settimane, dei venti romanzi più venduti in Francia, e benché in Spagna non arrivasse mai nelle classifiche, ci fu una casa editrice che comprò i diritti dei pochi romanzi rimasti in mano ad altre case editrici spagnole e i diritti di tutti i suoi libri non tradotti in spagnolo, inaugurando così una specie di Biblioteca Arcimboldi, che non fu un cattivo affare.

In realtà era venuto a vivere qui perché l'affitto dello studio era più economico che altrove. A quel tempo il quartiere non era allegro come adesso. Vi abitavano ancora vecchi operai con il sussidio, ma non c'era gente giovane, né bambini. Le donne brillavano per la loro assenza: o erano morte o se ne stavano chiuse in casa senza mai uscire per strada. C'era solo un pub, in sfacelo come il resto del quartiere. Insomma, era un posto solitario e in rovina. Ma a quanto sembra fu proprio questo a spronare la fantasia e la voglia di lavorare del pittore.

Download PDF sample

Rated 4.90 of 5 – based on 6 votes